Unico, sorprendente, selvaggio
Dove dormire nel Parco Nazionale Gran Paradiso?
Sul limitare dei prati di Sant’Orso
Un giorno non basta per esplorare il Parco Nazionale Gran Paradiso. Dove dormire?
Fra Piemonte e Valle d’Aosta esiste un territorio baciato dalla natura. Uno dei rari territori che, per i fortuiti intrecci della Storia, ha conservato intatta la sua wilderness.
Il Gran Paradiso, con la sua cima di 4061 m, è uno di questi. Interamente su suolo italiano, circondato da un parco di 70.000 ha, è il cardine di cinque vallate concentriche: la Valnontey, la Valleille, i valloni di Grauson, dell’Urtier e di Gimillan. Un miracolo geologico in cui trovano spazio laghi, torrenti, ghiacciai, rocce, boschi di larici, abeti e praterie dove la ricca fauna alpina vive libera.
In questo habitat incontaminato il battito della natura selvaggia risuona forte e chiaro, per coglierlo basterà fermarsi un attimo e volgere lo sguardo verso l’alto. Quassù, fra praterie d’alta quota e pareti rocciose, vive lo stambecco alpino, simbolo del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Armati di binocolo potrete osservare i numerosi esemplari e ammirare la lotta dei possenti maschi; con un po’ di fortuna non sfuggiranno alla vostra osservazione camosci, aquile e gipeti, avvoltoi rarissimi reintrodotti fra queste cime dopo la loro estinzione. Un’emozione che farà battere forte il cuore.
Per via degli incredibili dislivelli che corrono fra le valli e le cime, il paesaggio nel Parco Nazionale del Gran Paradiso è fonte di stupore per la sua varietà. Quando incontrate ghiacciai e nevai, praterie d’alta quota, boschi e pascoli, laghi, cascate e torrenti, il “tran tran” quotidiano si spegne e lascia spazio a questo mondo nuovo che rallegra la vista e l’animo.